Museo delle Carrozze in Vaticano: Guida del Vaticano

Museo delle Carrozze

Museo delle Carrozze in Vaticano

Museo delle Carrozze in Vaticano: Guida Turistica del Vaticano

Il museo delle Carrozze in Vaticano si trova all’interno dei Musei Vaticani, ed è facilmente raggiungibile tramite l’accesso principale dei Musei. Quando deciderete di fare un tour ai Musei Vaticani potete chiedere alla vostra guida turistica di vistare questa sezione del museo.

In particolar modo se viaggiate con bambini. La visita Museo delle carrozze in Vaticano è sempre soggetta al pagamento dell’ingresso dei Musei Vaticani e pertanto non si può visitare in maniera singola ma in maniera integrativa al tour dei Musei Vaticani.

Cosa vedere al museo delle carrozze in Vaticano

Arrivati in Vaticano basta mettersi d’accordo con la vostra guida per includere la visita delle carrozze; visto che la guida deve saper organizzare i tempi del tour per poi non eccedere in un prezzo aggiuntivo; qualora si dovessero sforare le tre ore di tour. All’interno del museo possiamo vedere i primi mezzi di trasporto dei papi, i quali venivano utilizzati per spostarsi da un luogo all’altro, come ad esempio portantine, bardature per i cavalli, automobili e addirittura piccoli  treni.

Il Museo delle carrozze in Vaticano e conosciuto anche con il nome Padiglione delle Carrozze, il quale  fu inaugurato nel 1973. Entrando nel Museo si possono vedere subito tutti gli stemmi papali con le riproduzioni dei loro busti a ogni angolo del museo. E accanto le carrozze che consentivano il trasporto dei Cardinali e dei Papi dette “carrozze di protocollo“.

E al centro; la carrozza più bella chiaramente è visibile al centro della sala proprio all’ingresso. Straordinario capolavoro di Felice Eugeni e Gaetato Peroni che nel 1826/41 fecero per il Papa la Berlina di Gran Gala. Realizzata per volere di Papa Leone XII, dove ancora oggi possiamo vedere lo stemma con l’aquila reale decorato a tutto tondo nella parte posteriore della carrozza dorata.

La berlina di Gran Gala venne poi utilizzata fino a Pio IX nel 1878. Poi con la perdita del potere pontificio sappiamo bene che i papi rimasero in Vaticano fino al 1929 e cominciarono a uscire dal Vaticano solo dopo i patti lateranensi. Altri esempi interessanti di carrozze presso il museo sono le due perline da viaggio, le quali avevano più praticità nei lunghi viaggi e non erano carrozze di rappresentanza ma prevalentemente di spostamento.

Ricordiamo inoltre anche la fuga di Papa Pio IX a Gaeta. Che a causa dei moti rivoluzionari a Roma, il papa dovette fuggire a Gaeta rifugiandosi nella nota Grotta d’Oro dove poi in un secondo tempo creò il culto dell’Immacolata Concezione. Che possiamo vedere raffigurata nella sala dell’Immacolata Concezione presso i Musei Vaticani. 

Museo delle Carrozze in Vaticano: La prima vettura

Nel Museo delle Carrozze in Vaticano troviamo; la prima vettura utilizzata in Vaticano risale la periodo di Pio XI il quale è stato il primo papa che si è trovato a cavallo della trasformazione dei trasporti e dei treni. Si dice che Pio IX, disse del primo treno che fu creato che era opera del diavolo. E fece di tutto per bloccare lo sviluppo delle ferrovie.

Comunque la sua prima auto era un automobile Bianchi tipo 15, dorata e donata al papa grazie all’associazione delle Donne Cattoliche di Milano. Poi successivamente ne fu donata subito un  altra sempre della stesa casa ma di tipo 20. In tal modo la casa Bianchi divenne forniture speciale per la Santa Sede, conosciuti meglio come “Fornitori Pontefici”. 

Con il Novecento che portò il futurismo le cose cominciarono a cambiare anche per il Vaticano, divenendo inoltre dopo i Patti Lateranensi del 29 un vero e proprio stato indipendente. Questo fece si che il Vaticano ha cominciato a utilizzare le sue automobili in maniera sempre più costanti visto che il Papa era a capo dello Stato del Vaticano nuovamente. E pertanto per le relazioni diplomatiche il papa si cominciava a spostare sempre di più a tal punto.

Questo evento accese l’attenzione di tutte le case automobilistiche che cominciarono a fare a gara per offrire al papa delle nuove auto. Di cui ancora oggi ne possiamo vedere una buona parte anche se non sono tutte.

Nuova campagnola bianca di Papa Giovani Paolo II

Tra le più note sono la Fiat 525 M donata nel 1929 dopo i patti lateranesi; Isotta Fraschini 8 e nello stesso anno anche la Graham Paige 837. Successivamente  nel 1930 gli venne donata a Pio XI la Citroën C6 Sex. Via discorrendo sono molte altre le auto che furono offerte al papa, ma una in particolar modo attira l’attenzione di tutti i turistiche che visitano il padiglione delle carrozze.

Ed è quella di Giovanni Paolo II, la famosa Fiat 1107 Nuova Campagnola Bianca. Dove il papa ebbe l’attentato del 13 Maggio del 1981. Oltre alle varie Fiat Campagnole vi sono anche delle simpatiche Renault 4 bianca e la nota Volkswagen “Maggiolino del 2003; donata a Papa Giovanni Paolo II durante il suo viaggio in Messico.

Oltre alle automobili vi sono all’interno del museo oltre a molti reperti legati al trasporto del papa, vi sono anche alcuni doni, come ad esempio il volante della Formula 1- Ferrari 2003 donata al papa Benedetto XVI  direttamente da Michel Schmacher e da Luca Cordero di Montezemolo.

 

 

 

 

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