Pinacoteca Vaticana Caravaggio: La deposizione di Caravaggio

Pinacoteca Vaticana Caravaggio
Pinacoteca Vaticana Caravaggio

Pinacoteca Vaticana Caravaggio

Pinacoteca Vaticana Caravaggio: La deposizione di Caravaggio

Vedremo oggi in questo nuovo articolo la deposizione di Caravaggio che si trova presso la Pinacoteca Vaticana all’interno dei Musei Vaticani. Vediamo ora alcuni aspetti che possono essere interessanti per comprendere meglio l’opera.

1-Storia, 2-Commissione, 3-descrizione.

1 Pinacoteca Vaticana Caravaggio e la sua storia

L’opera è un dipinto eseguito da Michelangelo Merisi detto il Caravaggio tra il 1604-1606 ed è conservato presso la Pinacoteca Vaticana che si trova all’interno dei Musei Vaticani. E si può visitare con lo stesso biglietto d’Ingresso ai Musei. Se avete desiderio d’includere nella visita guidata anche la Pinacoteca basta dirlo alla vostra guida turistica di Roma che sicuramente vi accontenterà.

Michelangelo Merisi da Caravaggio dipinse questa tela per la cappella dedicata alla Pietà, la quale chiesa apparteneva a suo zio  Girolamo Vittrice che il prete di questa chiesa. La chiesa era la Chiesa di Santa Maria in  Vallicella a Roma nel importante oratorio di San Filippo Nero. Il quale oratorio ebbe più o meno nello stesso periodo una grande restauro operato da Borromini, rendendo l’artista un celebre architetto della Roma papale

2 Chi ha commissionato l’opera?

Sappiamo bene che Borromini era nativo del Ticino e questo è un chiaro collegamento tra Caravaggoio e Borromini, visto che Caravaggio era lombardo. E pertanto ebbe una certa influenza prospettica e una forte ammirazione nei confronti di Francesco Borromini. Lo stesso Girolamo Vittrice preferisce incaricare Caravaggio per decorare la Capella Vittrici già costruita da Giovan Battista Guerra nel 1602

3 Descizione

La Deposizione di Caravaggio è rimasta nella Capella Vittirici fino a circa il 1797, a causa del trattato di Tolentino fu rimossa la tela e affidata a Giouseppe Valadier facendolo trasferire a Parigi . Giuseppe Valadier possiamo dire che in quell’epoca fosse un italiano di Francia. Perché la sua famiglia era francese e viveva a Roma da più generazioni. Per questa ragione fu incaricato a gestire le opere confiscate sotto Napoleone e portare a Parigi per collocarle presso il Musée Napoleon. Per poi essere ripresa sotto Pio VII e riportata a Roma ed essere collocata nella Pinacoteca Vaticana verso il 1816.

L’opera è un olio su tela che misura 300×203 cm. E ricorda il momento in cui Gesù viene seppellito nella tomba posta sotto terra. Ecco da cui deriva il nome la “Deposizione”. LA straordinarietà cromatica dell’opera la rende una tele più interessanti da un punto di vista pittorico in particolar modo per le sue dimensioni.

La scena è una scena centrale dove il corpo di Cristo defunto è sostenuto da Niccodemo, con accanto Maria e Maria Maddalena che si disperano per la morte del Cristo. Lo stesso Cristo viene rappresentato con il braccio cadente proprio a rappresentare il memento mori michelangiolesco della Pietà, che venne presa a paradigma dell’opera. Nell’opera possiamo ritrovare i dettagli come le rughe sui volti e sulle mani dei personaggi che spesso venivano trovati per strada come a voler dire che le opere di Caravaggio siano state fatte tutte con gente di strada, tra alcolisti e prostitute.

 

 

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